opificina

opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano»,
comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»

– 1. a. impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con diverse macchine nel quale si effettuano lavorazioni, si eseguono montaggi e riparazioni (o.metallurgica) b. termine attualmente conservato al plur. nella ragione sociale di grandi stabilimenti artigiani c. con sign. più ampio laboratorio artigiano per attività non meccaniche (o.del falegname) e. anticamente qualsiasi luogo dove si lavorasse e si producesse, anche a scopo culturale e artistico (o.scrittorie)

un luogo
di creazione

contenitore di idee, forme, progetti, materiali, tecniche e macchinari. opificine dà vita a progetti di designer, architetti e artisti scelti; realizza mobili e complementi d’arredo su misura, infissi e cornici, installazioni d’arte e progetti sperimentali

una bottega
tecnologica

capace di disegnare, ottimizzare e produrre nuovi pezzi di design in tutte le tirature: pezzi unici, serie limitate e su misura. opificine coniuga artigianato tradizionale con lavorazioni 3d controllate da computer, un centro di lavoro a 5 assi consente un’ampia varietà di forme e lavorazioni che si combinano con finiture a mano

tutte le foto di Anna Arzuffi

Alberto Prezzati

Alberto Prezzati, fondatore di opificine, muove i primi passi nel restauro del legno e nell’arredamento di interni, entrambe attività di famiglia. Ha una  formazione trasversale: mentre studia musica elettronica, apprende la lavorazione del metallo, della falegnameria e di altre tecniche artigianali. Da sempre impiega la propria curiosità ed ecletticità nel rispondere a specifiche richieste con soluzioni sempre nuove. Con opificine oggi punta a costruire una realtà poliedrica tra arte, artigianato e design.